mercoledì 20 febbraio 2013

CULTURA DIGITALE INTERNAZIONALE

Carissim*,
capita a volte che nella fruizione veloce delle mille informazioni che ci raggiungono attraverso il Web, le e-mail, cellulari, ecc., non si presti l'attenzione dovuta alle notizie che ci scorrono sotto il naso ... (l'overload informativo descritto da Nicholas Carr nel suo libro "Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello" del 2011) ... è così che dopo numerose e-mail ricevute negli ultimi mesi, oggi per la prima volta mi sono soffermata su un messaggio di posta elettronica che citava   "MEET THE MEDIA GURU" ...  Mi è sembrato interessante e quindi ho pensato di condividerlo nel nostro Blog.
Come scoprirete, se avrete la voglia e  la curiosità di migrare verso questo link    MEET THE MEDIA GURU    si tratta  (... ricalco le parole del loro sito)  di un progetto ideato nel 2005 da Maria Grazia Mattei e realizzato dalla Camera di Commercio di Milano con il contributo di Regione Lombardia e Provincia di Milano, che si focalizza sulla cultura digitale internazionale ... uno spazio di pensiero, idee ed eventi che pongono al centro il tema dell’innovazione e del digitale come fondamentale crocevia per la cultura, l’economia e le professionalità dei giorni nostri.  Propone diversi eventi destinati al grande pubblico così come al mondo professionale dei new media, del design, delle arti visive e della comunicazione.
Vi segnalo il sito senza  avervi ancora "scorrazzato" ma avendolo soltanto sorvolato velocemente ... quindi buon diverti-apprendimento a tutt* !

martedì 19 febbraio 2013

SEMPRE PIU' ATTENZIONE ALLA COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE

Carissim*, l'attenzione verso la comunicazione educativa multimediale è in crescita ... ecco una interessante iniziativa  "I linguaggi della comunicazione educativa" - segnalatami qualche giorno fa dall'instancabile Google alert - che promuove un percorso similare a quello che abbiamo sperimentato anche noi nei nostri laboratori universitari sulla media education.
Si tratta di un'iniziativa promossa in collaborazione tra la Videoteca dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, l’Istituzione “Gian Franco Minguzzi” della Provincia di Bologna, l’associazione Documentaristi Emilia-Romagna, e l’Istituzione Aldini-Valeriani–Sirani, e rivolta  agli operatori dei centri di documentazione, agli educatori e agli insegnanti di tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale,  che ha l'intento di individuare pratiche didattiche significative da valorizzare.  In particolare il percorso proposto è incentrato sulla realizzazione di video, sul  web 2.0, la open culture,  la convergenza dei media, la costruzione di storie interattive  ... vi ricorda qualcosa?!
Questo è il link al programma del corso   "I linguaggi della comunicazione educativa"    che testimonia il diffondersi dell'interesse verso le TIC e il loro impiego nella costruzione del dialogo educativo

martedì 15 gennaio 2013

2.0 SEMPRE PIU' INTERCULTURALE !!


Cari amic*,
mi fa piacere condividere un articolo di Kibra Sebhat apparso nel Blog "La città nuova" del  Corsera del 10 gennaio dal titolo "TRENTAMILA VOCI PER UN CONTINENTE"  che tratta dell'iniziativa WikiAFRICA sviluppata  dalla Fondazione Lettera 27. 
L'attenzione è stata inizialmente cattaruta dal tema "Wiki" che è l'altro filone di approfondimento che stanno sviluppando i nostri compagni nell'ambito della Comunicazione educativa ... mentre noi ci misuriamo con il mitico DST...
Ma  i contenuti che, ancora una volta, ho trovato focali nell'articolo sono  la valenza delle TIC 2.0 come opportunità di "promozione dell'educazione e dell'accesso al sapere",  ma anche come medium di dialogo interculturale e trampolino per la fruizione  e cocostruzione di un sapere comune,  luogo potenziale di democratizzazione capace di aprire un tenue varco in una certa egemonia culturale ed economica imperante, restituendo visibilità  e costituendosi opportunità di sviluppo  ... una possibilità in più per avvicinarci alla metafora Buberiana dell' accogliere l'altro ed andare a trovarlo”.
Come sempre il link all'articolo!

Link a TRENTAMILA VOCI PER UN CONTINENTE

lunedì 7 gennaio 2013

LA GIOSTRA INTERMEDIALE

Cari amic*, che ne dite dell’espressione “GIOSTRA   INTERMEDIALE”  come metafora dell’INTERMEDIALITA??
Leggendo un’ intervista sulla multimedialità rilasciata da Renato Parascandolo  (LINK a biografia di PARASCANDOLO)
a Teodosio Orlando mi sono imbattuta in questa  immagine che sintetizza una delle potenzialità e peculiarità delle nuove TIC,  esprimendone efficacemente tutte le potenzialità edu-comunicative e interculturali.
Come illustrato nell’intervista,   il concetto di INTERMEDIALITA’  permette di superare il bipolarismo della multimedialità  - intesa come forza centripeta caratterizzata  dalla convergenza multimediale (in cui mezzi e opere dialogano fra loro) - per approdare ad una concezione più ampia, dinamica e costruttiva, in cui al centro vi è il “contenuto”, che può assumere le diverse forme in cui si sviluppa la sua “circolazione”, avvalersi dei linguaggi specifici che derivano da questo processo,  raggiungere i pubblici che  fruiscono/costruiscono i contenuti stessi… insomma, Intermedialità come  forza centrifuga che fa esplodere il contenuto  in una  “giostra intermediale”.
Ecco l'intera intervista (le domande 1 e 2  sono quelle che riguardano da vicino questo post)
LINK alla INTERVISTA SULLA MULTIMEDIALITA'
Buona lettura!!


sabato 22 dicembre 2012

FAHRE Scuola

Cari amic*,
desidero segnalare (anche se sicuramente in tantissimi lo conoscono di già) il programma radiofonico pomeridiano di Rai Radio 3 "FAHRENHEIT".
Tornando da lavoro, soprattutto nelle serate invernali in cui - qui nel milanese da dove vi sto scrivendo - si è spesso avvolti in un'ovattata coltre di nebbia che sembra isolare dal mondo, amiamo farci cullare e trasportare con la mente dalle parole, magistralmente lette,  che si rincorrono a formare i "grandi classici" della letteratura (se a qualcuno interessasse, la rubrica si chiama "Ad alta voce") ... ma Fahrenheit, non è solo questo! Infatti il suo palinsesto è ricchissimo:  c'è spazio per scienza, poesia, giochi culturali, musica, attualità ... Al suo interno c'è anche "FAHRE SCUOLA",  rubrica che si occupa del mondo della scuola, della sua evoluzione, delle vecchie e nuove criticità, le sperimentazioni, convegni, scuola e disabilità, scuola e cittadinanza/inclusione sociale ... naturalmente c'è spazio anche per la trattazione della relazione fra tecnologie ed educazione  (un esempio: la trasmissione "Dal libro Cuore alla Lavagna digitale" andata in onda ieri, oppure "Poca carta e molti tablet" del 7 novembre, e ancora "Giardini letterari e scuole digitali" a maggio).
Naturalmente, entrando nel sito della Rai
è possibile non solo ascoltare l'AUDIO delle trasmissioni, ma anche avvalersi del PODCAST  (suddivisi anche per annualità) ... ancora una volta  il 2.0 ci permette di fruire, negli spazi e nei tempi a noi più consoni, di una comunicazione indubbiamente "educativa", che sicuramente stimola la riflessione ...  se fossi insegnante (... ma per loro fortuna i potenziali scolari sono stati graziati !!)   troverei davvero stimolante discutere insieme ai miei allievi  molti degli argomenti trattati in questa rubrica, che spingono a porsi domande e a mettere in discussione se stessi e le proprie prassi consolidate, temi che spesso nella scuola non trovano spazio e che ci dicono dove sta andando il mondo ... 

sabato 15 dicembre 2012

INDIRIZZI INTERESSANTI...

Cari amic*,
oggi la campanella di "GOOGLE ALERT" ha suonato per segnalarmi un interessate post sul tema
"Comunicazione educativa on line" del blog "Francesca Frames" ... da qui è iniziata una nuova scorribanda nel cyberspazio, passando di link in link, di articolo in articolo, alla scoperta di contenuti affini a quelli del nostro neo-nato blog:  ecco quindi tre indirizzi interessanti Buon viaggio 2.0!
 

mercoledì 12 dicembre 2012

UN AMMIREVOLE ESEMPIO di LLL

Quante volte ci siamo sentiti spiegare dai professori o abbiamo letto nei documenti redatti dalla Comunità Europea o abbiamo ascoltato dai politici, oppure abbiamo noi stessi spiegato ad altri interlocutori, la necessarietà del LONGLIFE LEARNING come strumento di mobilitazione delle risorse personali e fonte inesauribile di  crescita e trasformazione per adeguarsi al mondo che cambia, alle incertezze, o addirittura per sfidarlo?  Innumerevoli! ..  Certo, a volte la fiducia vacilla … questi sono tempi un po’ bui,  in cui la “risorsa umana”  con le sue conoscenze ed esperienze sembra essere divenuta più un fardello che una ricchezza … e se anche il Longlife learning  fosse una bufala??!!
E in una di quelle giornate "no" in cui sto quasi per cedere al pessimismo, ecco che vengo colpita dal profilo del defunto architetto brasiliano Oscar Niemeyer che Renzo Piano ha tracciato in un articolo apparso su Repubblica lo scorso venerdì, il cui incipit recita:    A 85 anni continuava ad apprendere. Me lo scrisse in una lettera che risale a due decenni fa. E credo che fino all'ultimo respiro Oscar Niemeyer abbia pensato a come proseguire il suo lungo apprendistato» … «Ai miei occhi è sempre sembrato un giovane vecchio», insiste Piano, «un maestro che ha innestato la propria maturità su una specie di adolescenza prolungata nel tempo»
In un altro articolo, questa volta scritto da Rocco Cotroneo sul Corriere della Sera,  si legge con riferimento allo studio in cui lavorava il grande architetto  “Che ancora brulica di progetti…”.

Una bellissima testimonianza quella di Niemeyer … ecco, allora,  cosa vuol dire davvero Longlife learning! … non un mero e vuoto refrain, o slogan che dir si voglia “Continuate ad imparare! Imparate ad apprendere”ma un messaggio profondo, che non rimanda solo ad aspetti puramente istruzionali (perfezionamento di competenze tecniche, ecc.), ma alla nostra dimensione individuante … significa coltivare sempre l’entusiasmo, avere progettualità, sempre, persino quando la vita ha quasi ultimato la sua parabola, significa curiosità, vuol dire sentirsi “incompiuto” e quindi essere sempre in cerca di “quell’essere di più” da realizzare, e quindi implica anche l’umiltà di sentire di dover sempre imparare dalla vita e dagli altri  ponendosi in un ascolto autentico e in un'osservazione attenta e proattiva, significa mettersi in discussione e accettare la sfida del cambiamento,  significa avere sempre più strumenti per cogliere i valori fondamentali  (Niemeyer afferma che «La vita è più importante dell'architettura e che la giustizia sociale è l'unico obiettivo da raggiungere»)
Se è vero che la conversazione educativa – in qualsiasi contesto sia essa attuata –si nutre anche della testimonianza, ossia dell’osservazione di situazione e condotte concrete ispirate ai principi educativi di riferimento, credo che l’esperienza di vita e professionale del grande architetto appena deceduto, con il suo costante “apprendistato”, non solo pratico-professionale, ma intellettuale e morale,  sia per noi un’ammirevole ed emozionante testimonianza del ruolo che dobbiamo riservare all’apprendimento nelle nostre vite, all’attitudine che  esso ci può aiutare ad assumere verso la vita e gli altri, oltre che nella nostra sfera professionale.

E poiché in uno dei due articoli è menzionato anche Chico Buarque, grande amico di Niemeyer, chiudo questo post con una delle sue canzoni, assai rinomata anche da noi  “O que será” (che viene introdotta, fino al minuto 1:32 da una digressione sulle peculiarità dei brasiliani)  … credo che la sola musica e l’intensità del volto del cantante, prima ancora delle parole pronunciate, riescano a toccare le corde del cuore …